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Promozione
Premio collaterale Pop Art Award 2025
Mostra internazionale d' arte cinematografica di Venezia
Il Premio Collaterale alla 82 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, organizzato dalla Cineteca della Calabria 1964, Pop Art Award continua per il secondo anno, dopo la ricorrenza della vittoria alla biennale di Venezia dell’artista Robert Rauschemberg , che portò la Pop art al successo internazionale. Da questo episodio la Pop art americana, questa nuova forma d’arte che aveva scandalizzato l’opinione pubblica viene riconosciuta nel mondo. Il suo stile è più diretto, non si sofferma solo sul riprodurre oggetti ma li inserisce all'interno di un quadro, combinandoli con altri oggetti e con parti dipinte, dando loro un significato soggettivo. Nella ricorrenza dei sessant’anni da quest’evento il premio 1964 Pop Art Award è stato assegnato nel 2024 al film IDDu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza. La giuria del Premio Pop art Award 1964 presieduta dal regista Mimmo Calopresti e composta dal direttore artistico e ideatore Piero Mascitti, dal Presidente della Cineteca della Calabria Eugenio Attanasio, dal regista Davide Cosco, dallo storico dell’arte Marco Meneguzzo, dall’artista Chiara Dynys, da Domenico Levato e Mariarosaria Donato ha assegnato il Premio firmato dall’artista Nuccio Loreti all’attrice Valeria Bruni Tedeschi, prodotto da Palomar, Avventurosa, Rai Cinema, PiperFilm, Ad Vitam Films, per la capacità di trasformare un’icona del teatro e del cinema muto italiano in un simbolo vivo della cultura contemporanea.
Scrittori Calabresi nel Cinema - dal romanzo al film
Nell’anno del centenario dalla nascita di Saverio Strati, la Cineteca della Calabria, sempre attiva con progetti di valorizzazione del patrimonio cinematografico, propone un programma di proiezioni e incontri dedicati agli scrittori calabresi nel cinema e rivolti al mondo della scuola, dell’Università e al pubblico in genere. La narrativa calabrese del Novecento ha per taluni critici una sua «linea» che corrisponde alla realtà culturale della regione che nel nostro secolo ha prodotto scrittori storicamente impegnati. È una narrativa fedele ai temi tradizionali del romanticismo calabrese, quelli dell’uomo di fronte alla natura e alla realtà che lo circonda, le sue reazioni di fronte alle novità. Alvaro, Strati, La Cava, Misasi Repaci, sono gli autori calabresi le cui opere sono state oggetto di trasposizioni cinematografiche e televisive nella seconda metà del novecento
Archeocinema
La Cineteca della Calabria promuove , in collaborazione con la Fototeca della Calabria e il Comune di Tiriolo Archeocinema L’idea è quella di mettere al centro del Festival la sensibilizzazione de pubblico al valore del patrimonio culturale .La scelta di Tiriolo è per la sua vocazione storico archeologica, testimoniata dagli attuali scavi nell’area Giammartino, la cui inaugurazione ha riacceso interesse verso la storia di questo antico centro della Provincia di Catanzaro. La Manifestazione ha cadenza annuale, è aperta a tutti i produttori, i registri e gli autori cinematografici e televisivi, nel settore della ricerca archeologica, storica, paletnologica, antropologica e comunque aventi come scopo la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, con particolare attenzione ai musei, alle sovrintendenze, e a tutti gli enti gestori di Siti archeologici.