Produzione

 

L’idea non statica, non contemplativa del modo di intendere il recupero della memoria storica, porta la Cineteca a operare attivamente nella produzione cine-documentaristica a soggetto storico-territoriale e filmica. Questi lavori essenzialmente di ricerca e documentazione sociale e culturale, visti e premiati nei festival di settore, possono rappresentare una nuova frontiera e, al contempo, un’indagine rigorosa su passato e presente, suggerendo una strada tematica per il futuro dell’audiovisivo.

 

SPAZIO LIBERO FILMAKER

La rassegna propone da diversi anni i lavori di giovani autori sperimentali che si distinguono per innovatività e creatività, cui viene offerta la possibilità di presentare le proprie opere, spesso in distribuzione esclusiva per l’Italia. Basti citare il celebre caso di Michelangelo Frammartino etc.  

 

Melissa 49/99                                                                                                                                                                                                                          

Melissa 49/99 ha inaugurato il Festival Tutti i Sud del Mondo a S. Severina (KR) nel luglio del 2000, ha partecipato nello stesso anno al Festival Croniques Villageoises  di Lama, in Corsica e al Torino FilmFestival.

Proiettato in città quali Catanzaro, Reggio Calabria, Milano, Reggio Emilia, Valenza Po, Firenze, Weinstadt, in Germania, il film è stato premiato al Festival di Salerno nel 2002.

E’ stato anche oggetto di studi delle tesi di laurea  in Cinematografia Documentaria e in Storia e Critica del Cinema al DAMS dell’Università della Calabria.

Produzione: Cineteca della Calabria -  Kutronifilmproductions

Formato : 16 mm b/n

Italia 1999

Durata : 46’

Soggetto e sceneggiatura: Eugenio Attanasio, Giovanni Scarfò

Regia: Eugenio Attanasio, Giovanni Scarfò

Direttore della fotografia: Riccardo Grassetti a.i.c.

Fonico: Adriano Grassetti

Assistente operatore: Andrea Sansoni

Aiuto regista: Antonio Alfieri

Fotografia di scena: Alimena

Costumi: Alessi

Delegato alla Produzione: Domenico Levato

Montaggio eseguito da: Vittore Ferrara

Con: Maurizio Comito, Paolo Turrà, Andrea Borrelli, e l’amichevole partecipazione di Vittorio De Seta e la popolazione di Melissa.

Dalla didascalia iniziale del film:

Durante le lotte per l’occupazione delle terre, il 30 0ttobre 1949, la polizia spara sui braccianti a Fragalà, nel comune di Melissa, in Calabria. Muoiono Angelina Mauro, Raffaele Nigro e Giovanni  Zito. La drammatica conclusione di questi eventi spinse il Parlamento ad approvare la riforma fondiaria pochi mesi dopo e ispirò artisti, scrittori e uomini di cinema.

Questo film, girato sulla base di interviste e testimonianze raccolte a Melissa, è stato liberamente ispirato alla sceneggiatura di Corrado Alvaro, Basilio Franchina, Fortunato Seminara e Giuseppe De Santis.

Pertanto le storie dei personaggi  immaginari qui raccontati si intersecano con la ricostruzione dei fatti per come avvennero.


Santa Severina Città d’Arte e Cultura                                                                                                                                                                      

Il documentario nasce dall’idea di raccontare storie di luoghi in immagini per la promozione delle città d’arte in Calabria, ricche di fascino e di storia, non adeguatamente conosciute in Italia e all’estero per la loro intrinseca bellezza, da Altomonte a Gerace, da Tropea a Taverna, a Stilo.

Santa Severina città d’arte e cultura viene proiettato a Milano al XXVIII Festival Internazionale del film Turistico Filmando, sezione “ Cartoline Italiane”,  raccogliendo un importante riconoscimento.

Santa Severina Città d’Arte e Cultura, una coproduzione della Cineteca della Calabria – Kutronifilm Production  e San Mauro M. Corporation

Italia: 2000

Durata: 24 minuti

Regia: E.Attanasio, G. Scarfò

Fotografia: Ivan Lomanno, Francesco Mazza

Realizzazione tecnica – post produzione digitale: Vittore Ferrara

Organizzazione Generale: Peppe Gallucci

Un gruppo di giovani attori sale su una vecchia corriera per visitare  la città d’arte di S. Severina. Ad attenderli nella piazza c’è un architetto che inizia a raccontargli la storia del castello, uno dei più importanti di tutta la Calabria. Alcuni eventi del passato accaduti nel maniero vengono idealmente ricostruiti da quello stesso gruppo di attori.


Il caso Misiano                                                                                                                                                                                                                         

Questa opera della Cineteca della Calabria è dedicata al produttore cinematografico Francesco Misiano. Attraverso le interviste a testimoni diretti, ricercatori e professori universitari e cinegiornali d’epoca, il documentario, girato in digitale, ricostruisce  i tratti più salienti della sua poliedrica vita: attivista politico, operatore culturale, produttore cinematografico.

Grande uomo del cinema e della politica del ‘900, ingiustamente obliato perché scomodo, ma meritevole di una rivalutazione nella sua figura di grande promotore culturale Francesco Misiano, nasce ad Ardore, un paesino della bassa costiera jonica calabrese, nel 1884. Trasferitosi a Napoli per motivi di lavoro, e iscrittosi al Partito Socialista Italiano, lo ritroviamo nel 1918 a Berlino dove, a fianco di Rosa Luxemburg e Karl Liebnicht, partecipò ai moti spartachisti e per questo catturato ed imprigionato. Nel 1919 inizia la sua carriera di parlamentare, ma fu costretto all’esilio nel 1921. Da questo momento, inizia la sua carriera internazionale nel SOI (soccorso operaio internazionale ) nato per sostenere il proletariato di tutti i paesi. Nel 1924 la società, con sede in Berlino, affidò a Misiano  il compito di fondare a Mosca per la sezione cinema, una casa di produzione che prese il nome di Mezrabpom, della quale diventò presidente. Con la Mezrabpom realizzò, dagli anni ’20 in poi, film come  La Madre di Pudovkin, Aelita di Protazanov, il Cammino verso la vita di Ekk, la Fine di San Pietroburgo , Tempeste sull’Asia e tanti altri film.

Distributore in Germania de “La corazzata Potemkin”di Ejzenstein, nel 1926  riuscì ad invitare a Mosca Douglas Fairbanks e Mary Pickford, in una memorabile giornata di mondanità cinematografica nella Russia bolscevica. Nel 1933, quando Hitler salì al potere, accolse nella Mezrapbom registi, sceneggiatori ed intellettuali in fuga dal Nazismo come Piscator, Richter, Joris Ivens, Bèla Balàzs .Ma col passare del tempo i suoi rapporti con il regime stalinista andarono peggiorando probabilmente per la sua  grande autonomia e libertà di pensiero. La morte lo colse  il 16 Agosto 1936 a soli 52 anni per una grave malattia.


Rotella Fuori Posto                                                                                                                                                                                                               

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In cammino con Gioacchino                                                                                                                                                                                            

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